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Viaggio in Romagna con Elena Resta: storia di 3 piatti tipici

Cosa mangiare in Romagna

floriana fontana profiloViaggio in Romagna oggi e lo faccio insieme a voi.

Si, oggi viaggiamo dalla Sicilia verso la pianura Padana grazie al racconto esperienziale di chi quella pianura la vive ogni dì.

Cosa mangiare in Romagna è sicuramente la prima domanda che ci porremmo qualora volessimo andare a fare una visitina in Romagna.

Ed effettivamente chi di noi, dopo aver fatto un’attenta ricerca su 10 cose da vedere in Romagna o su i migliori posti da visitare per la nostra futura destinazione, non fa un’attenta ricerca scritta o vocale su “Cosa mangiare e dove mangiare prodotti tipici” ?

Nell’ Ep. 32 del mio Podcast con Elena Resta, autrice del progetto Piadina Story, salpiamo dalla Sicilia e facciamo un viaggio in Romagna attraverso la storia di 3 piatti tipici che meglio rappresentano il territorio della Bassa Romagna

Elena Resta, autrice del format territoriale Piadina Story

La Romagna non della costa, che tutti noi conosciamo come Riviera Romagnola, ma la Romagna dell’entroterra.

La Romagna della pasta impastata a mano, del profumo di terra bagnata e di quei 3 ingredienti che impastati a mano come per incanto danno vita ad uno dei piatti più salva pranzo (almeno per me) che ci siano: la Piadina!

La cucina romagnola e 3 dei suoi piatti tipici

Di sicuro se fai un viaggio in Romagna non puoi non assaggiare 3 piatti tipici che richiamano la storia e la cultura gastronomica di questo territorio principalmente dedito all’agricoltura e che per circa mille anni ha risentito dell’ingente dominio dello Stato Pontificio.

Ti stai chiedendo quali sono questi 3 piatti romagnoli con cui Elena nell’ Ep 32 del mio Podcast ci racconta della sua Bassa Romagna?

Bene, questi 3 piatti tipici della Bassa Romagna sono:

Gli strozzapreti perché si chiamano così?

Immaginate una azdora romagnola, regina del focolare domestico.

Una vera e propria imprenditrice domestica che, rovistando nella sua dispensa si rende conto di non avere più uova, ma solo qualche ingrediente come semola e acqua da mettere giù, perché tutto quello che veniva prodotto dal pollaio di famiglia era di proprietà esclusiva dello Stato Pontificio.

A furia di impastare, e di dire parole poco carine a quel prete che li aveva privati dei propri beni di prima necessità, crea così questa tipologia di pasta che per inciso prende il nome di “Strozzapreti”.

La Piadina: l’internazionalità della semplicità

La Piadina in Romagna è farina, acqua, strutto in alcune zone o olio più verso la costa riminese, sale e in alcune zone della Romagna anche lievito o bicarbonato.

Pensate che la Piadina è la forma più primordiale di pane in assoluto.

La prima forma originaria della Piadina veniva poi cotta su pietra o su superfici incandescenti metalliche.

Per dare così un’idea di Global local, Elena ha chiamato il suo progetto di comunicazione “Piadina story” perché quando si parla di un prodotto a base di acqua e farina così come la piadina, si parla di un prodotto globale, che è presente non soltanto in Romagna, ma anche in tanti altri paesi sparsi per il mondo.

Come si prepara la Piadina?

Secondo la ricetta della mamma di Elena la misura dell'esperienza è la chiave per una piadina di successo. La sua ricetta recita così:

"500 g farina 00, 1/2 bicchiere di olio Evo, q.b. sale e acqua quanto ne serve per impastare". E qui casca l'asino.

Ma, niente panico: Elena ci suggerisce che l'impasto sarà pronto quando avrà una consistenza liscia e compatta!

Squacquerone e rucola saranno poi gli ingredienti tipici con cui farcire la nostra piadina in Bassa Romagna.

Viaggio in Romagna: la pesca dolce e la pasticceria che non esiste

“La pasticceria romagnola è famosa per non esistere” ci racconta Elena.

Ma, visto che la Romagna è una terra ricca di frutta e di alberi, la pesca dolce è sicuramente un tipico dolce locale che tanto richiama questo aspetto.

Un pasticcino poco dolce, composto da due mezze sfere di pasta biscotto, farcite con crema pasticcera e infine inzuppate nell’Alchermes.

Floriana.

Vi siete mai chiesti perché i nostri ricordi d’infanzia sono quasi sempre legati alla cucina?

Se si, ti suggerisco ti ascoltare lEp 31 del mio Podcast

Insieme scopriamo perché profumi, sapori, colori stimolano le nostre emozioni

e ci riportano quasi sempre indietro nel tempo!