Il vero incubo di ogni genitore!
Quanti di voi, genitori e non, vi siete trovati in grosse difficoltà tutte quelle volte in cui avete dovuto far mangiare un bambino?
Personalmente, non essendo ancora una mamma, non ho tante esperienze in materia!
Ma una cosa è certa: dopo aver ascoltato i podcast 16 e 17 di Mamma Superhero le mie certezze sono state confermate e i miei dubbi sono stati chiariti!
Per questo motivo, ho deciso di condividere con voi alcuni estratti di “Le lotte a tavola”, 2 podcast registrati qualche mese fa da Mamma Superhero!
Chi è Mamma Superhero?
Mamma Superhero nasce con lo scopo di dare idee, punti di riflessione, strategie per relazionarsi al meglio con i bambini.
Bene, vi parlo in qualità di figlia: sono sempre una buona forchetta. Quindi non ho mai avuto grandi problemi a tavola con i miei.
Qualche diverbio durante l’adolescenza, ma quella è un’altra storia su cui sarebbe opportuno scrivere un articolo a sé.
Eppure scene di ordinaria quotidianità riportano alla mente l’immagine con cui Silvia apre il suo podcast:
“Il bambino piange fa i capricci e non vuole mangiare quello che gli avete cucinato e voi per evitare che resti digiuno vi alzate e gli preparate qualcos’altro oppure gli date qualcosa di pronto ma meno nutriente“.
Mamme e papà italiani a rapporto!
É proprio a tavola che iniziano le lotte di potere.
L’argomento di oggi è l’alimentazione e le lotte a tavola su cosa, quando e quanto mangiare.
Le lotte a tavola con i bambini: cosa mangiare?
Esiste nei bambini un meccanismo innato di rifiutare cibo che ancora non conosce per svariati motivi:
- il colore
- la consistenza
- la forma
- la temperatura
Provate con la fantasia come fa Mamma Superhero!
Abbinate ad un alimento che il bambino gradisce un nuovo alimento. In questo modo il bambino inizierà a familiarizzare con quel nuovo ingrediente o piatto o addirittura potrà rifiutarlo in un primo momento, per riprenderlo poi.
Evitate frasi del tipo: “Fallo per la mamma”, “Se lo assaggi ti do una caramella”.
Provate con frasi che comprendano il suo stato d’animo: “Sai le carote fanno bene perché migliorano la vista”, “So che è difficile assaggiare cibi nuovi; appena sarai pronto lo potrai assaggiare”.
Soluzione: siate rilassati! Se siete indifferenti all’esito immediato, sarete anche più aperti ad un compromesso utile con il vostro bambino.
Come Mamma Superhero i bambini hanno bisogno di un leader sicuro che stabilisca limiti sani e necessari per la sua crescita, senza negargli la possibilità di esprimersi, di esplorare e di dare vita alla sua personalità/temperamento.
Le lotte a tavola con i bambini: quanto mangiare?
Fin quando il bambino si sente pieno!
Come mamma di 3 bambini sotto i 5 anni, Silva ci suggerisce che il compito del genitore è offrire cibi sani e vari.
Quindi: no alle quantità eccessive sì a salute e alla varietà!
E sapete perché?
Perché l’essere umano ha un’innata percezione di capire quando è sazio.
I bambini devono mangiare fin quando non sono pieni, affinché diventino consapevoli del proprio status.
Soluzione: no alle negoziazioni a tavola! Conserva proprio quel piatto rifiutato e quando avrà fame stai sicuro che il bambino/a ritornerà a mangiarlo!
Le lotte a tavola con i bambini: quando mangiare?
Il bambino non va né manipolato, né ricattato, né costretto.
Se il bambino ha molta fame tra un pasto principale e l’altro, anticipate la cena!
Piuttosto che fare troppe merende consecutive!
Questa è una delle strategie adottate da Mamma Superhero!
Ci tenete ad avere un momento familiare a tavola?
Soluzione: Mamma Superhero suggerisce di mettere da parte magari una frutta o una verdura che il bambino potrà poi mangiare a tavola con voi, potendo così stare tutti insieme.
Ma tenete sempre conto che i bambini avranno per certo dei tempi diversi dai vostri a tavola!
Qual è la chiave?
Il respectful parenting, in altri termini, il rispetto tra genitori e figlio.
Rispetto della persona non solo in quanto genitore ma anche in quanto bambino.
Credo che questo sia il pensiero più rivoluzionario che possa esistere non solo per i genitori ma anche per ogni singolo adulto!
Un approccio ideato da Magda Gerber e sperimentato da Silvia nella sua esperienza giornaliera di mamma.
Prendersi cura dei bambini come di noi stessi, comprendendo il loro stato d’animo!
Perché il bambino, seppur piccolo, non vive emozioni di minor importanza rispetto a noi adulti!
Anzi, come proprio Silvia più volte ricorda nei suoi podcast, i bambini non hanno ancora sviluppato la corteccia celebrare e in quanto tale non hanno quella razionalità che invece è presente negli adulti dai 25 anni in su.
L’obiettivo ultimo?
Formare futuri adulti consapevoli, forti e stabili interiormente!
Floriana.
Vuoi scoprire di più sul respectful parenting? Non perderti i podcast di Mamma Superhero
Leggi anche 7 motivi per cucinare insieme ai bambini