Cosa mangiare con ovaio policistico?
Una delle cause più frequenti dell’aumento di peso di una donna e di altri disturbi che vedremo insieme è proprio la sindrome dell’ovaio policistico detto anche PCOS.
E tu ti sei mai chiesta cosa mangiare se si ha l’ovaio policistico?
In un articolo ed episodio Podcast precedente abbiamo iniziato a tracciare una linea rosa con la dott.ssa Angela Schettini.
Insieme abbiamo visto come una dieta antinfiammatoria sia in grado di alleviare gran parte dei disturbi che una patologia come l’endometriosi può provocare.
La soluzione c’è ed è sempre pronta ad aspettarci.
Per questo ti consiglio di ascoltare o di leggere il mio articolo sull’Endometriosi se anche tu stai vivendo quello che in molte vivono o se semplicemente conosci un’amica, una persona cara che è alla ricerca di supporto.
Prevenzione e informazione: il 22 Aprile è la Giornata nazionale della salute della donna
Aprile è il mese destinato alla prevenzione.
A partire dal 2016 il Ministero della Salute ha istituito la “Giornata nazionale della salute della donna”.
Il 22 aprile infatti non è soltanto la giornata mondiale della Terra, ma è anche il giorno in cui si celebra la salute della donna.
In occasione di questa giornata dedicata alla prevenzione tramite visiti mediche, esami, informazione e monitoraggio, ho il piacere di aver nuovamente come ospite del mio podcast la dott.ssa Angela Schettini per parlare di alimentazione e sindrome dell’ovaio policistico.
Se per comodità preferisci ascoltare e scoprire di più sull’alimentazione per ovaio policistico, ti lascio sotto l‘Episodio 24. Clicca su play e puoi ascoltare ovunque tu sia.
Esempi di dieta per ovaio policistico
Certamente chi soffre della sindrome dell’ovaio policistico è buono che segua un regime alimentare ad hoc, dal momento che anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una situazione infiammatoria così come nel caso dell’endometriosi.
Più delle volte le pazienti con PCOS si pongono diverse domande del tipo: “Come posso guarire l’ovaio policistico”? “Come posso curare l’acne da PCOS?” “Posso avere figli se ho l’ovaio policistico?” “Come posso dimagrire con l’ovaio policistico?”.
La pillola anticoncezionale non risolve certamente in maniera definitiva questa problematica, ma a queste e più domande possiamo dare risposta se decidiamo di affidarci a dei professionisti per intraprendere un percorso non soltanto ginecologico ma anche nutrizionale e psicologico.
In generale le linee guida per l’alimentazione da ovaio policistico da seguire sono:
- diete a basso contenuto di carboidrati o low carb
- diete chetogeniche
- diete mediterranee a basso tasso glicemico
Ogni regime nutrizionale avrà poi peculiarità diverse a seconda dei casi presi in esame.
Cosa evitare di mangiare in caso di PCOS?
Nel caso di ovaio policistico solitamente le pazienti presentano anche un aumento del peso soprattutto nella zona addominale.
Da che cosa è determinato l’aumento del peso?
Da una condizione di insulina resistenza.
In questi casi infatti l’enzima aromatasi, che si occupa di trasformare gli androgeni in estrogeni, presenta un difetto.
Questo difetto causa di conseguenza dei picchi di testosterone determinando così scompensi ormonali.
Gli scompensi ormonali si manifestano poi tramite fenomeni tangibili come aumento di peso, macchie scure e acne localizzata, ciclo irregolare, breve o molto lungo e irsutismo ossia aumento della peluria in diverse parti del corpo.
Questo dimostra come la sindrome PCOS si manifesta diversamente rispetto ai casi di endometriosi, in cui a volte si ha invece una riduzione di peso nella paziente.
In un’alimentazione per policistosi ovarica è necessario evitare:
- dolci
- creme
- alimenti con farine raffinare
- caramelle
- gelati
- burro
- panna
- carni processate
- prodotti alimentari industriali
- altri cibi troppo grassi
Cosa mangiare con ovaio policistico?
Sicuramente sono invece consigliati:
- il pesce fresco
- le carni bianche e rosse
- i legumi
- le verdure
- la frutta fresca di stagione
- gli alimenti integrali
- le uova
- i salumi magri
- i formaggi
Floriana.
Se vuoi approfondire di più sull’argomento o chiedere una consulenza alla dott.ssa Schettini clicca qui.
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